Il pilota teramano precipitò con il Canadair su un cantiere per evitare ospedale e centro abitato: un anno fa la giustizia aveva deciso che non ci furono responsabili. Oggi la commemorazione alla Villa Comunale a lui intitolata e in Toscana
TERAMO . Sono trascorsi 17 anni dal tragico giorno del 2005 in cui il pilota teramano 38enne Stefano Bandini perse la vita nello schianto del Canadair che stava pilotando in un intervento di emergenza in Versilia. Come oggi anno, da quel 18 marzo, anche oggi sia a Teramo, nella Villa Comunale (a lui intitolata) per iniziativa dell’Associazione ‘Teramo Nostra’ che a Vittoria Apuana, in provincia di Lucca, c’è stata la commemorazione dei gesto eroico di Bandini e del co-pilota Claudio Rosseti, 44enne di Siena.
Alla Villa Bandini sono intervenuti sia il sindaco Gianguido D’Alberto che il presidente del Consiglio Alberto Melarangelo e quello di Teramo Nostra, Piero Chiarini, alla presenza delle scolaresche e dei famigliari di Stafano, per ricordare l’esempio che questo eroico concittadino costituisce per le future generazioni.
L’incidente avvenne il 18 marzo 2005 nei cieli tra Serravezza e Forte dei Marmi (Lucca). Secondo le ricostruzioni il Canadair toccò cavi dell’alta tensione e i piloti attuarono una manovra disperata, ma riuscita, per evitare di precipitare su un ospedale e sul centro abitato: tuttavia il Canadair si schiantò a terra a poca distanza da una villetta e i due piloti morirono. A Bandini il presidente della Repubblica conferì la medaglia d’oro al valor civile alla memoria.
Per quella tragedia nessuno ha pagato se non le due giovani vittime. Nel febbraio dello scorso anno, dopo 15 anni di inchieste, perizie, due richieste di archiviazione e altrettante riaperture di indagini, il giudice monocratico del tribunale di Lucca, accogliendo la richiesta della pubblica accusa, aveva assolto con la formula del ‘fatto non sussiste’ i 4 imputati, tecnici delle sale operative, tutti accusati di svariate omissioni che portarono in volo i due piloti nonostante non ci fossero le condizioni di sicurezza.